Politicanza, [Scanniamoci con Amore]

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view post Posted on 10/1/2013, 11:29

Tar-Melda

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Vai zio continuiamo qui va.
 
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uncletoma
view post Posted on 10/1/2013, 12:27




Tra me ed Alberto, più noto come l'elfo Arcalimon, è in corso un dibattito economico.
Da una parte lui che difende Mario ROTFL Monti; dall'altra io, attivista M5S, favorevole a un referendum sull'Euro e sulla UE (non sono il solo: Financial Time), eccetera, eccetera, eccetera.
Poi ribatterà Alberto, mi pare giusto lasciare a lui il compito di riassumere il suo pensiero prima di continuare la diatriba, in maniera tale che i lettori abbiano chiare in testa le idee che si confrontano.
Se qualcuno pensa che io sia euroscettico, dove per euro si intende una zona geografica precisa, sbaglia.
In primis sono uno che ama viaggiare, in moto, per turismo: in linea puramente teorica un fautore di un'unica moneta da usare più o meno ovunque, giusto?
No, sbagliato: da che mondo è mondo le monete e la politica monetaria sono un diritto inalienabile dei singoli governi.
La Sterlina è emessa dalla BoE e governata dal governo di Sua maestà. Il Dollaro è emesso dalla FED e governato dal President of United States in concerto con la FED. Lo Yen è emesso dalla Banca Centrale Nipponica e governato dal parlamento e dal governo di quel paese. Potrei continuare elencando tutte le monete mondiali, passando da rupie a talleri, dalle corone al rand. Tutte tranne una: l'Euro. Questa strana ed anormale forma di pagamento non è governata da un ministro o da un capo del governo o da un presidente o re: no, è emessa da un istituto di credito transnazionale e privato, la Banca Centrale Europea. Banca su cui noi cittadini non abbiamo nessun potere.
E' giusto?
Prendiamo un biglietto qualsivoglia di questo Euro: vedete per caso dei riferimenti al popolo o ad una nazione? No, solo, in altro a sinistra, la sigla BCE ripetuta in varie lingue. E la firma del Governatore. E' come se in un dollaro ci fosse la scritta FED e basta. O sulle vecchie Lire non ci fosse stata la firma del ministro del Tesoro. Però sto andando avanti e non indietro: metto la retromarcia e riprendo.
1) io non sono un esperto di economia, i miei campi d'interesse e studio sono altri: difesa (e, Alberto, no, dei sommergibili nuovi made in Germany non ci servono! Visto che ne abbiamo di nostri, migliori e meno cari di due miliardi di euro l'uno. Nemmeno un sommergibile nucleare della US Navy ha quel prezzo! E visto che i problemi della Grecia sono iniziati quando il governo ellenico ha comprato inutili armi teutoniche... 2+2 fa ancora 4, caro mio), ambiente, commercio (e, in misura minore, giustizia).
2) Se portassi qui a scrivere dei veri esperti di economia (non tanto i Bagnai, i Borghi, i Boldrin o i Barnard quanto gli iscritti al mio Meetup che si occupano della questione) la faccia di Alberto verrebe presa a sonori ceffoni alla velocità della luce al cubo.
3) il debito pubblico italiano, dalle dimissioni di Mario Monti, sta scendendo. Fonte: Istituto Bruno Leoni (anche se, ora, sta risalicchiando).
4) il fantomatico spread, di cui tutti abbiamo paura. Che è lo spread? semplice: il differenziale tra l'acquisto di una emissione pubblica a rischio (titoli italiani) ed una sicura (titoli tedeschi) nella stessa zona economica di riferimento. Chi genera e decide lo spread? Diversi attori, che vanno sotto il nome troppo generico di "mercato": banche nazionali ed internazionali, investitori cosiddetti istituzionali e le agenzie di rating. Si può controllare lo spread? No, in quanto non deciso da un ente centrale e/o pubblico ma in mano a più soggetti privati. In realtà un modo c'è: cedere parte della propria sovranità nazionale e cedere al volere di questi attori terzi. E' vero che lo spread si è ridotto solo e soltanto grazie al governo Monti? Se credete alle favole,a Biancaneve e a Cenerentola si, se credete alla realtà dei fatti assolutamente no: lo spread si è contratto in tutta l'eurozona. Spagna, Irlanda, Islanda (che attua una politica totalmente diversa), Grecia, portogallo ed Italia hanno visto scendere i loro differenziali nei confronti dei Bund (titoli di stato) tedeschi tutti assieme. Che è successo, allora? Semplice: due dei PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna) hanno iniziato una folle campagna di liberalizzazioni e deregolamentazione selvagge in nome del "mercato" e infischiandosene della "volontà popolare" (demos kratos): abolizione dell'articolo 18 sui diritti dei lavoratori in primis (qui in Italia), passando poi per tutta una serie di norme (eg.: salvataggio della fallita MPS grazie all'IMU) decisamente poco popolari. Necessarie? Per Alberto (ed i montiani e i bersaniani) si, per me assolutamente no.
Esiste un modo per aggirare lo spread, o quantomeno fottersene? Si, la spiegazione dopo la risposta di Alberto.
5) era necesario ricomprare i nostri titoli in mani tedesche e francesi? A mio avviso no. Se io compro lee azioni di "Calzini Bucati SpA" mi può andare bene come male. Nel primo caso ci guadagno, nel secondo cerco di minimizzare le perdite vendendole a un costo inferiore, ma non di molto. Che hanno fatto francesi e tedeschi, invece? Hanno obbligato le banche italiane (da qui i famosi finanziamenti BCE al 1% di interesse) a ricomprarle allo stesso prezzo cui le avevano pagate loro. Peccato che se nel caso dello spread valgono le regole del cosiddetto "libero mercato", qui queste vengono totalmente aggirate. Se uno fa un investimento e questi non va a buon fine sono solo e soltanto amarissimi cazzi suoi! Avete presente i bond argentini o quelli Parmalat? Li ci ha rimesso l'investitore. E in questo caso invece chi? Semplicemente gli italiani che, ora, devono gestire un debito privato (quello contratto dalle banche con BCE) non sostenibile.
6) se l'auspicare l'uscita dall'Euro ti marchia come populista ed antipolitica, che dovremmo pensare allora di The Telegraph? E' vero che i britannici sono euroscettici per natura, ma basta vedere io storico del cambio sterlina-euro per capire che, probabilmente, tutti i torti non li hanno. E qui c'è il curriculum di chi ha scritto l'articolo.
Per finire vorrei invitarVi a leggere questo interessantissimo (e lungo, ed in inglese) report della CE dall'affascinante titolo "Fiscal Sustainability Report 2012" dove l'Italia e le decisioni del governo Monti vengono prese allegramente a martellate nelle gengive: cliccami tutto.
 
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view post Posted on 10/1/2013, 12:39

Tar-Melda

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Poi rispondo, ma ti premetto che non sono assolutamente Montiano ;) cerco di fare un'analisi oggettiva guardando pro e contro della situazione.
 
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uncletoma
view post Posted on 10/1/2013, 12:58




Intanto un piccolo video: i veri antipolitici sono i politici:

 
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view post Posted on 10/1/2013, 14:04

Tar-Melda

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Il problema che tu esponi nella "prefazione" del tuo intervento è un problema che affonda le radici in un assunto estremamente semplice: l'Europa è un'isitituzione economica priva di un coordinamento politico serio.
E questo riassume tutti i problemi che tu elenchi, è giusto che la moneta non sia battuta dallo stato nazionale? No non lo è affatto (tanto più che ci paghiamo un interesse sopra) ma questo è un problema di natura squisitamente politica, gli Stati Uniti in quanto Confederazione di Stati hanno adottato un sistema politico consono, attraverso una rivoluzione, hanno creato una Nazione unica e da li hanno continuato la loro evoluzione.
In Europa è assolutamente impossibile e impensabile una cosa del genere, le ragioni stanno scritte nei libri di storia, stanno nella cultura stessa del vecchio continente e allo stato attuale non possono essere smentite. Ergo, no non è giusto che gli Stati abbiano perso il loro diritto ad emettere moneta, ma è vero anche che tutti gli Stati al momento della presentazione dei moduli per l'ingresso nell'Euro erano perfettamente consapevoli di ciè che questo comportava, ossia una perdita di Sovranità in favore di una entità terza.
Se vogliamo andare a discutere sul perchè si decise poi di entrare nell'UME (Unione Monetaria Europea) ti dico aspetta e fermati perchè nel 1996 io avevo 9 anni e se permetti mi devo informare un momento.

1) spese per gli armamenti: la legge la fa il più forte e la Germania è la più forte punto e a capo. Non mi faccio castelli in aria, la spesa per gli armamenti deve essere sostenuta da tutti i governi per aggiornare l'arsenale, in questo contesto storico dopo un salasso quale l'IMU (ne parlo dopo) era evitabile affrontare questo investimento, ma qui si ripete il copione Grecia: Italiuccia volete che tutti restino buoni e vi lascino in pace sui mercati? Pigliatevi sti sottomarini e va tutto ok. Nell'antichità era lo stesso "volete avere le chiappe sicure? Diventate cittadini dell'impero romano e nessuno vi farà del male", siamo in Europa, questa E' la nostra cultura che ci piaccia o no. Quindi se mi chiedi li avresti spesi soldi per quei sottomarini? No ovviamente no.
3) Il debito publico è calato e poi è risalito va bene siamo d'accordo, è un'altalena è un'indicatore economico, esprime in numeri il livello di indebitamento in questo anno e negli anni passati.
4) Cos'è lo spread? l'hai spiegato tu, il problema non è cosa E' lo spread il problema è a cosa SERVE lo spread. Ed anche questo è un indicatore economico.
Prima di fare ciò fammi fare un passo indietro (fonte http://www.dt.tesoro.it/it/debito_pubblico...o_pubblico.html) al 31/12/2011 il Debito Pubblico Italiano è composto all'84% da Titoli di Debito. Perchè lo Stato si indebita? Per coprire il suo fabbisogno finanziario il che significa in soldoni che degli attuali 2.000 miliardi di debito pubblico l'84% è coperto da soldi che soggetti esteri e nazionali che acquistano titoli dallo Stato fornendo allo stesso il denaro necessario al mantenimento delle sue funzioni. Con questo bene in mente e tenendo conto che lo spread è un indicatore, perchè è così importante? Come in qualsiasi campo si prende il "migliore" come punto di riferimento e lo si utilizza come Benchmark, il Benchmark europeo al momento attuale è la Germania, lo spread rappresenta quindi il differenziale (rapporto) fra il rendimento del Benchmark (Bund Tedesco) e rendimento del titolo che si sta confrontando (BTP Italiano). Perchè questo indicatore numerico è importante? Perchè indica quanto materialmente rendono i titoli di stato emessi e attenzione, alto rendimento è sinonimo di pericolo. I Titoli di Stato vengono pagati dallo Stato a scadenza maggiorati di interessi così come qualsiasi altro strumento di debito (obbligazione) va da se che questo prevede che lo Stato abbia la liqudità necessaria per onorare questo debito, cosa succede se lo stato questi soldi non li ha? Succede il Default, succede che diventiamo l'Argentina.
Lo spred indica quindi che cosa? Diverse cose:

1) Indica materialmente il rapporto fra i rendimenti di due titoli di stato;
2) La FIDUCIA nelle possibilità di quello Stato di onorare il suo debito.

Torniamo indietro, spread a 570 tornata di rimborsi di Titoli di Stato in arrivo significa che stiamo messi male, che i soldi ci bastano appena per pagare i nostri creditori e se i nostri creditori non si fidano di noi, noi i soldi dove li prendiamo? E qui viene il punto.
Il nano dice "Lo spread è un imbroglio che ce ne frega?" Si e No.
Lo spread è un imbroglio nella misura in cui ha una base speculativa, a differenza del 1929 questa non è una crisi materiale è una crisi basata sulla speculazione perchè tutto il mercato è basato sulla speculazione, la rilevanza delle agenzie di rating ne è una dimostrazione tangibile, esprime la percezione di qualcuno nei nostri confronti, ma lo spread DEVE essere considerato perchè visto che una grossa fetta del nostro fabbisogno economico non soddisfato è coperta da SOLDI ESTERI va da se che se questi signori dall'estero non ci danno più i soldi noi ci afflosciamo come un sacco vuoto.

Lo spread si è ridotto solo grazie al Governo Monti? Assolutamente NO. Lo spread si è rimodellato sulla base di alcuni timidissimi segnali di ripresa dell'economia mondiale trainati dagli Stati Uniti, ma nella percezione degli speculatori l'opera del Governo Monti ha avuto un effetto altrettanto importante: ha ridato credibilità internazionale al nostro Paese e la credibilità in un mondo che si basa sulla speculazione è un fattore fondamentale.

Sul piano interno il discorso è intricato, all'aprirsi di una crisi di Governo nel 2011 Monti vieni incaricato di formare un Governo Tecnico e di mettere in atto quelle misure che permetteranno di recuperare la situazione. Queste misure sono state guidate da UE e FMI? Assolutamente si, perchè? perchè abbiamo firmato dei Trattati ed il Diritto Internazionale è un ambiente molto molto pericoloso. Il salvataggio di MPS segue la stessa strada, la UE ha fatto forti pressioni perchè dopo la scricchiolata pesante di Unipol che nel 2008-2009 causa ELEVATISSIMA esposizione in derivati di credito ha rischiato il crollop e ne è uscita indebolita e di molto, perdere una banca al momento attuale non è sostenibile. Ergo ci han detto in maniera educata "Salvateli perchè dovete", detto fatto parte dell'IMU va a salvare MPS.
Articolo 18, io ho avuto entrambi i genitori licenziati in questo passato anno solare, nonostante ciò ti dico una cosa: il mercato del lavoro è FERMO.
Ed è fermo perchè le aziende non assumono e le aziende non assumono perchè se fai la testa di cazzo, a meno che non rubi, non ti possono cacciare.
Tutelare il lavoratore è fondamentale iper-tutelare chiunque è una cazzata, il troppo storpia sempre.
Il mercato del lavoro è cambiato, l'articolo 18 nella sua forma era adattissimo ai tempi delle lotte sindacali ma è molto meno adatto in questo contesto mondiale nel quale la parola chiave è "Circolazione del lavoro".
Con questo non sto dicendo che i lavoratori non debbano essere tutelati, anzi io ritengo assolutamente primario trovare il modo di tutelare il lavoratore ma anche di tutelare chi il lavoro te lo deve dare.


5) Quanto invece al riacquisto dei Titoli di Stato, non consocendo a fondo le meccaniche dell'acquisto, riacquisto e concambio posso supporre una cosa, in un momento nel quale il rischio materiale è quello di non riuscire a ripagare i tuoi debitori ha senso andare dal tuo debitore e riacquistare il tuo titolo pagandolo cash. Va da se che la liquidità statale cala drasticamente ma al tempo stesso cala anche l'indebitamento, un riacquisto parziale di stock di Titoli di Stato per me è stata una mossa furba per far calare l'indebitamento e tranquillizzare le acque, non risolutiva ovviamente ma funzionale al momento. Per la serie "Ora ho meno soldi di prima ma devo pagare meno gente di prima".



6) Il The Telegraph analizza la situazione del Regno Unito che sta fuori dall'Euro e non vuole entrarci, non è che ci sta dentro e vuole uscirne. Attenzione, uscire da un'unione monetaria non è come alzarsi ed uscire da un pub. Indubbio l'Euro ci ha penalizzato in molte cose, ma teniamo ben presente che il nostro problema maggiore è ancora una volta interno, non c'è stato assolutamente controllo sui prezzi e se prima un gelato costava 1500Lire e ora costa 1,50€ significa che come minimo abbiamo avuto una botta inflattiva del 100% rispetto al cambio dichiarato. Chi doveva controllare su questo? Monti? O tutti i Governi prima Prodi compreso?
Comunque per dare un'idea di cosa potrebbe succedere uscendo dall'Euro vi rimando a questo articolo http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-...l?uuid=AaXTE1JE



Concludendo con delle considerazioni di carattere generale, il Governo Monti non è stato assolutamente il migliore della Storia, ha fatto ciò per il quale era stato messo in quel posto.
L'ha fatto in maniera giusta e condivisibile? Assolutamente no, molte cose che dovevano esser fatte non sono state fatte, altre che era meglio non fare sono state fatte, altre ancora che dovevano esser fatte in un certo modo sono state fatte a metà e per metà sbagliate, quindi la mia non è una difesa ad oltranza del Governo Monti.

La mia è una semplice presa di coscienza che la situazione Italiana al 1° Gennaio del 2013 non può in alcun modo essere imputata al Governo Monti poichè è retaggio di una lunghissima stagione politica iniziata con i Governi Andreotti e con la DC passata attraverso Berlusconi e non ancora terminata.


Nota a margine sull'IMU: SOno molto anacronistico. L'IMU è una delle tasse più odiose e pesanti che il cittadino italiano si sia ritrovato a pagare negli ultimi anni, su questo non ci piove. Ma perchè la stiamo pagando? La stiamo pagando perchè per un mare di anni l'ICI è stata totalmente rimossa. Se tutti avessero pagato l'ICI negli anni passati non ci sarebbe stata necessità dell'IMU. Meglio pagare 0 per 10 anni e poi pagare 10.000 tutto insieme o è meglio pagare 5 sempre e poi vivere tranquilli?
Come si può pensare ad una riduzione della pressione fiscale se:

1) Le tasse non sono eque chi ha meno paga troppo chi ha troppo pagancazzo;
2) Il sommerso costituisce una fonte ENORME di spreco;
3) La nostra classe politica ruba tutta dall'inizio alla fine?


Il recupero del sommerso è la prima priorità. Se oggi siamo costretti a pagare l'IMU è perchè a qualcuno è permesso di mantenere i suoi capitali all'estero e peggio ancora gli è stato permesso di riportarli in Italia attraverso una legge SCANDALOSA chiamata "Scudo Fiscale" che non prevedeva alcun tipo di tassazione per il rientro di questi capitali.
Gli stipendi dei parlamentari sono un problema? Falso.

Gli stipendi (buste paga) dei parlamentari, per quanto siano più alti di quelli europei non sono il problema, il problema sono i bonus, i vitalizi, le diarie e i rimborsi, tagliate i privilegi e aumentategli gli stipendi in busta paga ai Parlamentari e lo Stato ci guadagna.

Altro nota poi chiudo che devo mangiare: perchè il sistema pensionistico italiano è al collasso? Perchè la riforma Dini del 1996 ispirata al modello Svedese di Sistema Pensionistico è stata ripetutamente stuprata nel corso degli anni e perchè è stata stuprata nel corso degli anni?
Perchè a partire dal DPR (Decreto del Presidente della Repubblica) del 1973 sotto il Governo Rumor lo Stato Italiano ha erogato pensioni di anzianità secondo questi criteri:

14 anni 6 mesi e 1 giorno di contributi per le donne sposate con figli; 20 anni per gli statali; 25 per i dipendenti degli enti locali.

Questo scempio stroncato dal Decreto legislativo 503 del 30 dicembre 1992 costa ogni anno allo Stato Italiano la bellezza di circa 150 miliardi di €.
Perchè porto questo esempio? Perchè questo è uno dei tanti esempi di come politiche errate del passato si stiano riflettendo ora in tutta la loro devastante insensatezza nella situazione attuale, che è politicamente, economicamente e socialmente diversa da quella degli anni in cui questi fenomeni si sono sviluppati.


Alla luce di tutto questo, si può dare la colpa solo a Monti?
No

Poteva fare di più?
Si

poteva fare meglio?
Si


Questo conclude il mio intervento. Vado a fumare
 
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uncletoma
view post Posted on 10/1/2013, 16:38




La mia risposta arriverà dopo, prima alcuni video:





La mia risposta arriverà dopo, prima alcuni video II:





Una piccola parentesi politica e infrastrutturale:

 
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uncletoma
view post Posted on 10/1/2013, 16:55




Prima di rispondere vorrei invitare alla lettura di un'interessante analisi di un manager di hedge fund adl nome Kyle Bass (il manager, non il fondo) su qual sarà la via d'uscita dalla crisi. E' un'analisi fosca, raccapricciante, ma è possibile che contenga un fondo di verità:

CITAZIONE
(Reuters) - It would be fair to say that U.S. hedge-fund manager Kyle Bass does not expect the explosion in global debt in recent years to turn out well.

"This ends through war," Bass, the founder of Hayman Capital Management in Dallas, said. "I don't know who's going to fight who, but I'm fairly certain that in the next few years you will see wars erupt, and not just small ones," he told a recent conference.

But while many investors have, like Bass, bet heavily on chaotic sovereign default in countries such as Greece, three years of dogged diplomacy in Europe have so far wrong-footed the doomsayers.

And while some popular protests have erupted into violence, notably in Greece, the mystery for many analysts is why Europeans have not fought harder against escalating job losses, social spending cuts and tax rises. Unemployment in Greece and Spain has reached 25 percent.

Bass bases his apocalyptic view on his calculation that credit market debt has reached 340 percent of global output, saying the world has never lived in peacetime with such a burden.

He says some societies will not withstand the social strain when trillions of dollars of debt have to be restructured, inflicting hefty losses on millions of investors.

War in the euro zone - which Bass does not expect to survive in its present form, if at all - looks far-fetched, to put it mildly.

Europe's political elite demonstrated in 2012 its determination to preserve the euro. Prophecies that doom has merely been delayed could well prove yet again to be wide of the mark.

But it is reasonable to ask how much those caught in the cross-fire between creditors and debtors will stand for as the euro's battle for survival drags on.

Take Portugal, now into the third year of recession, where the president has asked the Constitutional Court to rule on the legality of unprecedented tax increases.

Adelino Maltez, a political scientist at Lisbon Technical University, said Portugal "got drunk on Europe" during the boom years. "Now for the first time we have the feeling that we have nowhere to go," he said. "For 2013 the Portuguese lack a sense of mission. There is a recognition of collective powerlessness."

In other words, with scant prospect of a swift return to growth, the risk in 2013 is less outright conflagration in the single-currency area than a fraying of social and political ties and an insidious erosion of hope.

WATCH GREECE AND SPAIN

Jean-Dominique Giuliani, who heads the Robert Schuman Foundation, a pro-European think tank in Paris, says difficult reforms must continue because the crisis shows no sign of going away.

"Changes will now be constant and will demand a great deal of populations, overturn societies, surprise political leaders and unsettle experts," he said in a commentary on his group's web site.

Charles Robertson, chief economist at Renaissance Capital in London, is among those wondering how much more voters are prepared to sacrifice. He expects Greece to quit the euro this year and says Spain might follow by the end of 2014.

Spain has already endured one year of unemployment above 25 percent but will probably have to manage three more in order to meet the financial targets set by its international creditors.

"No economy (as far as we are aware) has ever sustained this unemployment rate and maintained a peg to a fixed exchange rate," Robertson said in a report.

Most damaging of all, he said, was the absence of hope: "For households, wages are still likely to fall to boost competitiveness. Households are deleveraging and defaulting, not borrowing more to fuel consumption."

A vibrant black market and a still-generous welfare state mean unemployment is probably sustainable at higher levels, and for longer, than ever before, Robertson acknowledged.

Still, by 2014, Spanish voters will have had time to conclude that the reforms introduced by Prime Minister Mariano Rajoy, whom they elected in 2011, have failed to deliver prosperity. "People may then take to the streets and demand change," Robertson argued.

SLOWLY CORRODING

Even though the consensus has swung towards the euro staying intact, many economists fret about the broader ramifications of protracted austerity.

A possible explanation suggested by Deutsche Bank for Europe's relative social peace to date is that the burden of adjustment has fallen disproportionately on young people.

In Spain, for example, the employment rate for the under-25s tumbled from 39.1 percent in mid-2007 to 18.3 percent in mid-2012, a fall of 20.8 percentage points. For the 35-49 age group, with a higher level of protection against layoffs, the drop over the same period was 8.9 percentage points.

This mix of "youth sacrifice" and relative economic security for the bulk of the population might be why street protests have failed - except in Greece - to translate into a big shift in votes for radical parties, according to Gilles Moec, a Deutsche economist.

But the potential economic cost is huge. With fewer youngsters working, Italy and Spain have suffered a loss in productivity of about 2 percent, boding ill for future growth, Moec estimated.

The textbook answer is to push policies that end the divide between hard-to-fire ‘insiders' and typically young ‘outsiders' on precarious short-term contracts.

The risk, however, is that these and other structural reforms become discredited because voters associate them with declining living standards and rising inequality, according to Simon Tilford, chief economist at the Centre for European Reform, a London think tank.

"The consequences are likely to be far-reaching. Not only will governments struggle to push through the needed reforms, but there is a risk of a broader backlash against the market economy and the European Union," he said.

(Additional reporting by Daniel Alvarenga in Lisbon; Editing by Ruth Pitchford)
 
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uncletoma
view post Posted on 10/1/2013, 17:59




Alberto, io non voglio discutere sul perché dei politici, coprendosi di ridicolo, vollero entrare nell'UME (Eurolandia) bensì trattare il tutto anche da un altro punto di vista: il famoso e per noi italiani funesto accordo Kohl-Mitterand. Su chi siano è inutile soffermarci: Helmut Kohl fu il costituente della Germania Unita e, se vogliamo, il nuovo Hitler (non mi sono fumato nulla, siediti che poi ti spiego). Il secondo è stato presidente e padre-padrone della Francia, ma di una certa visione: quella che da noi si chiamò craxismo.
Ai tempi dell'unione tra le due Germanie accaddero due fatti all'ora imprevedibili:
1) il debito pubblico francese era salito oltre ogni sorta di tolleranza
2) il debito pubblico tedesco venne fagocitato da una Germania Est estremamente povera.
Ai tempi gli stati membri non potevano sfondare il debito pubblico se non chiedendo una rinegoziazione dello stesso con gli altri stati membri. Tutti, con alcune e rare esclusioni (UK in primis) dissero di si. Cosa avvenne con la rinegoziazione del debito? Che le due cosiddette potenze econoimiche continentali vennero sopravanzate da uno stato fino a li povero e poco considerato: l'Italia. Erano gli anni del secondo boom economico italiano che, però, coincise con alcune figure politiche che, in seguito, vennero arrestate: Forlani e Craxi. C'è chi adombra il fatto che dietro questi arresti – il cosiddetto “Mani Pulite” - ci furono in realtà stati esteri ed i loro interessi.
Se si guarda con occhio critico alla storia degli ultimi 20/30 anni non si può fare a meno di notare alcune coincidenze (non vado più indietro perché sulla morte di Mattei pare che i servizi francesi non c'entrino per nulla, al contrario di quelli americani ed inglesi. Chissà perché proprio da quella morte GDF Suez, tra i tanti, conobbe un inaspettato beneficio. Ma anche Dutch Shell ed altri):
1) il fatto che alcune delle più importanti aziende italiane (Parmalat, Edison, giusto per citarne due) siano finite in mani francesi
2) l'erosione progressiva del tessuto produttivo italiano, e la mancanza i investimenti in innovazione tecnologica, ricerca, scuola ed università porta l'Azienda Italia ad arretrare progressivamente fino a tornare al posto che le compete: dietro Germania e Francia.
La colpa di tutto ciò è imputabile a Monti? Ovviamente no. Ma se non è sua la colpa, che è da attribuire a chi ha governato questo paese dagli anni 80 fino ad oggi (Forlani, Craxi, Berlusconi, Prodi, Amato, Ciampi, D'Alema, Dini), perché te la prendi con lui.
Per una semplice redicontazione e non perché è facile. Egli è stato messo li per tutelare gli interessi fanco-tedeschi in Italia, come un governatore di una provincia dell'impero.
Però Francia e Germania hanno sbagliato i conti: da un pessimo governatore la gente del posto si affida ai Gandhi, ai Fidel castro, ovvero a tutti quei leader che possono, pacificamente o con il versamento di sangue, rovesciare l'occupante e portare alla liberazione. Ed ecco il motivo per cui Monti passa da governatore a tempo a candidato premier: per continuare l'opera di distruzione nazionale a favore del duopolio franco-tedesco.



Ed ora analizzo punto per punto:
1) Quanto scrivi è falso, ma per un semplice motivo: esistono degli accordi internazionali di difesa comune i quali, però, non stabiliscono (scusa, ma sei venuto nel mio terreno, e mal te ne incolse) quanto deve spendere ogni paese per (e se deve farlo) ammodernare le forze armate.
Detto questo qui in Italia stiamo buttando via centinaia di miliardi per mezzi di difesa totalmente inutili: siano essi i sommergibili tedeschi o gli F35 statunitensi. I secondi sono mezzi vecchi e pagarli 108 milioni l'uno è una piccola assurdità. Se durante la guera fredda abbiamo avuto per 40 anni lo stesso aereo – F104S – non capisco perché ora, dove non vi è una nazione nemica palese (ai tempi era l'Unione sovietica ed il blocco “rosso”) si ebbano cambiare mezzi ad una velocità maggiore di quella con ci un normale essere umano cambia mutande. Mentre i primi diventano inutili per il motivo che in assenza di un nemico palese è stupido rinnovare il parco difensivo. Senza considerare che l'Italia è tra i maggiori produttori bellici al mondo (AMX2, nEUROn per quanto riguarda l'Aeronautica Miliitare che è il io pallino, Agusta – Westland in ambito elicotteristico, eccetera). Se proprio vogliamo comprare tedesco servirebbero carri armati e cinglati di varia natura: i nostri sono a dir poco penosi e con una protezione che “si taglia con un grissino”. Ma facciamoci del male e accolliamoci miliardi di spese militari inutili.

2) Spread, questa parola maggica che tutto dice ma anche che nulla indica.
Prendiamo ad esmpio due stati latino americani con uno spread alto: Argentina e Venezuela. Taccio del Brasile, è un'affasciante storia a parte, ma si andrebbe fuori tema e servirebbe solo a dimostrare come certa sinistra lo sia solo di facciata ma che, in realtà, ha un cuore capitalista più dei veri capitalisti, Soros docet.
Che hanno fatto queste due nazioni? Se ne sono sciacquate le palle in Arno di FMI, spread ed altro (chi si ricorda i bond argentini? Ecco). Però, attualmente, hanno indicatori economici nettamente migliori di quella che, teoricamente, è la settima forza industriale mondiale. Come mai? Come ha fatto l'Argentina a ripagare il debito contratto a velocità supersonica? Come ha fatto il Venezuela a fare altrettanto e a denunciare il FMI a due corti distrettuali di NY (causa in corso)?
Per un semplice motivo;: gli accordi si possono rinegoziare. L'hanno fatto Francia e Germania, perché lo impediscono agli altri? Mero colonialismo continentale: al governo in entrambe le nazioni, ci sono i continuatori della politica colonialista intrapresa da Kohl e da Mitterand. Ed anche quando al governo ci vanno le cosiddette opposizioni esse perseguono per quella strada. Come mai? La spiegazione è in un accordo franco-tedesco di gran lunga più vecchio e di cui si parla in uno ddei video pubblicati sopra.

3) per quanto riguarda la permanenza o no nella zona Euro ti rimando ai video sopra: persone più esperte di me ti spiegano tutto :)

4) Concordo con IMU ed ICI: io ero contento di pagare 100 euro annui al mio comune che, in cambio, mi dava servizi ed altro. Con l'IMU ho pagato una bastonata da 350 euro (compresa il ritardato pagamento della prima rata per calcoli errati da parte del commercialista). Però rispondi a questa domanda: come fa la Germania che non ha nessun tipo di tassa sulla casa e neppure sugli affitti?

5) E' ovvio che il problema dello stato italiano è principalmente storico e strutturale, ma non vedere il fatto che Monti è, de facto, il governatore franco-tedesco della provincia italiana è una bestemmia all'intelligenza.
Monti non poteva fare di più e meglio semplicemente perché i due poteri a cui era legato – quello finanziario con Passera da un lato, quello franco-tedesco dall'altro – non glielo avrebbero permesso.

Ti faccio un piccolo esempio che mi tocca da vicino e che è rapportato alle mie competenze (aka: invece di giocare io studio come un matto, mi leggo decine di report, scarico PDF, parlo, mi informo. Si chiama attivismo, si chiama fare il cittadino responsabile: votare non basta più perché non c'è nulla di peggio dell'ignoranza in azione): qui nel mio comune l'asssessore all'ambiente preme per fare un riciclo porta a porta molto alto. Gli altri membri della giunta sono dubbiosi, non sanno che pesci prendere, Scajola ed IREN premono perché si faccia un inceneritore comprensoriale. E' la mia materia, l'assessore per quanto in gamba non sa che pesci prendere. Riunione pubblica sul bilancio cittadino, chiedo la parola ed esordisco:
“Non capisco perché la Liguria sia, tra le regioni del centronord, quella con la più bassa percentuale di riciclo (e faccio vedere i dati). E l'altra cosa che mi stupisce è il fatto che la gente non consideri la spazzatura (anche sr ho usato il termine dialettale rumenta) una risorsa invece che un problema: con il riciclo spinto si fanno un sacco di soldi (e faccio vedere alcuni esempi come Vedelago)”
Applausi, strette di mano, al successivo consiglio comunale l'opzione riciclo passa a grande maggioranza.
Conoscenza 1 - Ignoranza 0
Palla al centro.
 
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uncletoma
view post Posted on 10/1/2013, 19:50




Altra pausa video:



 
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uncletoma
view post Posted on 12/1/2013, 21:07




Visto la "latitanza" dell'Elfo (sarà andato nella quarta era... ^^) ecco un'immagine amara, vera in parte e divertente se vuoi:

vignettaElezioniItalia

 
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view post Posted on 12/1/2013, 21:41

Tar-Melda

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(sto nel fine settimana se ne riparla con l'inizio della prossima :D)
 
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°Harlan°
view post Posted on 15/1/2013, 20:36




CITAZIONE (uncletoma @ 13/1/2013, 20:32) 

Interessante. Ma dove sono le necessarie citazioni delle fonti primarie che mi consentano, attraverso una lettura critica e ragionata, di verificare che quanto sto leggendo sia basato su solide fondamenta e non inventato di sana pianta?
 
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uncletoma
view post Posted on 15/1/2013, 21:11




Se funziona l'embed... purtroppo no, buona lettura.
(ci ho messo 2 secondi con gugol... e poi lo sfaccendato sono io :P)
 
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°Harlan°
view post Posted on 15/1/2013, 21:21




CITAZIONE (uncletoma @ 15/1/2013, 21:11) 
Se funziona l'embed... purtroppo no, buona lettura.
(ci ho messo 2 secondi con gugol... e poi lo sfaccendato sono io :P)

Intanto grazie per il link.
Cmq... Che c'entra essere sfaticati? E' buona norma di serietà citare SEMPRE le fonti. Anche perché che ne so se è davvero quello lo studio a cui si fa riferimento? Ed anche in quel caso non si tratta di verità assolute. Bisogna poi infatti vedere se nelle fonti ci sono scritte boiate o meno. E bisogna poi vedere se in letteratura esistono altri esempi altrettanto validi che invece siano a supporto di risultati contrastanti.

Mi faccio aiutare nella lettura della parte tecnica da un paio di amici economisti con cui lavoro. Dammi qualche giorno e ti faccio sapere.
 
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86 replies since 10/1/2013, 11:29   425 views
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